Il piacere è potere: il corpo passa-porto
Laboratorio di ludopedagogia femminista.

È possibile giocare con i sentimenti? Si può giocare con il fuoco? Con il tabù della sessualità, con il tabù del potere? Quando e come le differenze diventano ricchezze? Perché solo alcune migrazioni sono legittime? Che relazione c’è tra corpo e inclusione? Che differenza c’è tra integrazione e inclusione? Cosa dice il nostro corpo sulla doppia cittadinanza? Come dare cittadinanza al piacere? Le tradizioni che impongono dolore e sofferenza possono essere cambiate? Come? Il laboratorio, basandosi sul gioco, esplorerà l’enorme potenziale dell’incontro con i diritti e il piacere delle donne.

Iscrizioni

Il laboratorio durerà 4 ore ed è aperto a tutte le persone che hanno voglia di mettersi in gioco (max 50 partecipanti). Gli uomini, per partecipare, devono essere accompagnati e presentati da due donne. Consigliati abiti comodi e una bottiglietta d’acqua. Il laboratorio è pratico-teorico: l'elaborazione teorica viene realizzata dal gruppo di partecipanti insieme all'equipe di formazione ed è sempre successiva alla parte pratica che permette un'esperienza in prima persona e in gruppo.

Ancona, La Mole - Sala Boxe Omero
7 Giugno 2019 h 15:00

Per la partecipazione è obbligatoria la prenotazione compilando il seguente form:
ISCRIZIONE ONLINE

Patrocinio

Commissione per le Pari Opportunità tra uomo e donna della Regione Marche.

Metodologia

La Ludopedagogia è un metodo pedagogico-educativo basato sul gioco e indirizzato a persone adulte e bambini/e. Nasce in America Latina negli anni 70' per costruire partecipazione e processi di resilienza contro le dittature militari (lavorando quindi con giovani e adulti) e si sviluppa poi anche per promuovere i Diritti Umani, i Diritti delle Donne, i Diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza, estendendo le sue proposte fino ad arrivare in Italia nel 2005 grazie all’impegno di Valentina Pescetti, formatrice senior di Ludopedagogia.

Da allora a oggi Valentina Pescetti ha realizzato oltre 200 laboratori in tutta Italia, riscuotendo sempre grande successo sia nel lavoro con istituzioni che nel lavoro con il privato sociale. La Ludopedagogia, infatti, pur non essendo un metodo psicologico, offre in modo concreto e immediato la possibilità di sperimentare il benessere derivante dalla cura del sé e delle relazioni in un contesto - quello del gioco - protetto, nel senso che chi gioca può sperimentare la possibilità di comportarsi in modo diverso dal solito, e magari sbagliarsi, senza patire delle conseguenze pesanti a livello di vita reale ed emotiva. Anzi: la Ludopedagogia investe tutte le energie possibili in proposte di gioco fisico capaci di disinnescare i processi di difesa - mentale - che per abitudine, educazione, paura, ognuno/a di noi attiva nella vita quotidiana. Chi gioca non deve focalizzarsi sul trauma per risolverlo, né instaura una relazione di dipendenza con il/la formatore/trice. La Ludopedagogia favorisce processi di benessere e autonomia, recupero dell'autostima e voglia di vivere senza dover passare per una "medicalizzazione" della persona: chi gioca, infatti, non delega, agisce in prima persona e si allena a scegliere, perdere, voler vincere ovvero riuscire a risolvere situazioni complesse. Per questi motivi la Ludopedagogia risulta essere un metodo efficace per rispondere al disagio sociale, alla violenza di genere, ai bisogni reali, concreti e anche emotivi di chi lavora nel sociale e vive in contesti difficili.

Le formatrici responsabili del laboratorio, inoltre, da anni lavorano entrambe per la promozione dei diritti delle donne e per la prevenzione e il contrasto della discriminazione e della violenza di genere, collaborando con Centri Antiviolenza e associazioni di donne contro la violenza. L’associazione Differenza Donna, con cui collabora Valentina Pescetti, gestisce 5 Centri Antiviolenza e vari programmi di empowerment e alfabetizzazione ai diritti per donne italiane, migranti, rifugiate e richiedenti asilo. Per Differenza Donna Valentina Pescetti realizza laboratori di formazione e sensibilizzazione sui temi dei diritti delle donne e, più nello specifico, per il diritto al piacere e il contrasto delle Mutilazioni dei Genitali Femminili.

Formatrici

L’equipe sarà composta da 2 persone con esperienza certificata in Ludopedagogia, già fondatrici dell’associazione “Le barbe della Gioconda” (www.lebarbedellagioconda.it), con amplia esperienza con i temi delle migrazioni, del rispetto delle diverse culture, con il contrasto alla violenza contro le donne:

Valentina Pescetti
Antropologa, responsabile di progetti contro le MGF e di processi di alfabetizzazione ai diritti ed empowerment presso i centri Antiviolenza coordinati da Differenza Donna, è formatrice esperta in metodologie educative non formali e dal 1989 (prima nel mondo del volontariato, poi a livello specificatamente professionale) promuove la partecipazione e la cittadinanza attiva di persone adulte, giovani, adolescenti e dei/lle bambini/e ideando e gestendo progetti di tipo culturale, socio-educativo, inclusivo, organizzativo gestionale e formativo. Ha lavorato in Italia, in Europa, nei paesi dell'Est, in Sri Lanka, Africa, Nord Africa, Medio Oriente ed in America Latina, dove ha vissuto dal 2001 al 2007 seguendo progetti tesi a migliorare la qualità della vita e dell'educazione dei settori più svantaggiati della popolazione (bambini/e delle aree rurali e delle periferie urbane più povere, ragazze e donne sfruttate dalla prostituzione, contadini/e impegnati/e per se stessi e per la propria comunità contro l'analfabetismo di ritorno, coordinamenti di insegnanti per rivendicare i diritti sindacali, forze dell’ordine, giudici). In quest'ambito è stata curatrice di varie pubblicazioni, realizzate attraverso il metodo della ricerca-azione e dell'elaborazione di storie di vita a partire da momenti di gioco e condivisione con persone semianalfabete e quindi con un forte impatto di sensibilizzazione al valore della lettura e della scrittura. Le pubblicazioni sono state spesso anche tradotte in italiano e utilizzate nelle scuole primarie e medie inferiori per sensibilizzare alla solidarietà e al valore della lettura. Formatrice senior in Ludopedagogia, ha portato questa metodologia in Europa nel 2005 e nel 2009 ha fondato l'associazione Le Barbe della Gioconda.

Isadora Bergami
Nata nel '79 a Bologna, ha lavorato come educatrice per diverse cooperative, come Formatrice e operatrice nelle case di ospitalità a indirizzo segreto e in accoglienza "Casa delle donne per non subire violenza". Dal 2007 ad oggi si occupa di progettazione e realizzazione di laboratori/percorsi formativi e installazioni partecipative per persone adulte e in crescita con riferimento al metodo della Ludopedagogia, alle metodologie interattive e alla cultura del ri-uso/ri-ciclo. E' fondatrice dell’associazione “Le barbe della Gioconda” e opera come formatrice e coordinatrice di progetto in scuole di vario ordine e grado, anche in collaborazione con l'associazione “Libera” per la costruzione di una cultura di contrasto alle mafie. Ha collaborato con la COOP e con associazioni attive presso il carcere femminile di Bologna per promuovere la costruzione di partecipazione e dignità umana attraverso la Ludopedagogia, applicata con consapevolezza del potere delle donne e di Madre Natura.